She Factor Queen: intervista a Ilaria Baigueri

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Photo credits: www.officinebiancospino.com

Pubblichiamo l’intervista a Ilaria Baigueri, che nella prima edizione del progetto è stata nominata, dalla giuria d’eccezione composta da Paola Bonomo e Luigi Centenaro, SheFactor Queen nella categoria “Graphic Guru”. Buona lettura!

1) Chi sei? Qual è il tuo ruolo? Di cosa ti occupi?

Sono una designer freelance che si occupa di grafica e di web. Aiuto altri freelance come me e le piccole aziende a costruire la loro immagine off e on line con logo e stile coerente e con un sito efficace per la loro attività, prodotto o evento.

2) Ci racconti qual è il percorso che ti ha portato a rivestire il tuo attuale ruolo?

Dopo la laurea in Disegno Industriale al Politecnico a Milano, ho fatto un po’ di gavetta nel mondo del product design, ma senza spiccare il volo. Un giorno mi sono imbattuta in una web agency e, lavorando con loro, ho cominciato a studiare seriamente l’HTML andando oltre l’infarinatura scolastica: il web, con il tempo, è diventato il mio core business. Tutto ciò che è grafica, design e comunicazione fa parte della mia formazione ed è una vera e propria passione, per cui ho competenze da web designer che sforano alla grande in questi campi per certi aspetti più creativi.

3) Sei (o sei stata) impegnata sul piano politico/sociale? Che cause sostieni/hai sostenuto e con che ruolo?

Sono stata per un paio d’anni assessore nel mio piccolissimo Comune (Biandrate, in provincia di Novara, circa 1.200 abitanti) e mi occupavo di sport, politiche giovanile e comunicazione. La mia carriera politica è finita lì. Invece, per una quindicina d’anni, sono stata membro della Pro Loco di Biandrate: ho un gran feeling con paniscia, salame della duja e simili, da una parte; dall’altra, con eventi culturali e turistici che interessano la bassa novarese.

4) “Il Personal Brand è ciò che gli altri dicono di te”. Chi ti conosce bene, quali 3 parole chiave usa per descriverti?

La mia tandem mi definisce social, creativa e materna.

5) Ci racconti un’occasione in cui il Personal Branding e la tua attività in rete ti hanno portato opportunità/valore?

Sicuramente con She Factor ho fatto parlare un po’ di me e ho aumentato le visite al mio blog e al mio portfolio. Molti non conoscevano l’iniziativa, ma è un piacere per me raccontare di che tratta il progetto e spiegare cosa si intende per personal branding.

Un’altra occasione, anche questa piuttosto recente, è quella che mi ha dato la Rete al femminile, ideata da Gioia Gottini: la Rete è un network gratuito, aperto a tutte le donne in proprio che cercano confronto, collaborazione, scambio di esperienze. Si sviluppa online, tramite un gruppo Facebook, ma poi richiede anche l’incontro, a livello provinciale, delle sue Reticelle una volta al mese. A Novara non è molto grande, i membri sono circa una trentina e non tutti attivi, ma gli incontri sono una bellissima occasione di scambio e il gruppo Facebook è il riferimento per l’attività delle freelance sul territorio provinciale. Inoltre, mi sono occupata di disegnare e sviluppare il sito della Rete nazionale con la visibilità che questo comporta.

6) Donne e Personal Branding, dicci la tua

Le donne sono forti, preparate, ma spesso devono trovare il modo corretto di raccontarsi nella maniera più consona al loro carattere, alla loro professione, alle loro capacità. Anche se siamo nel 2015, le donne devono impegnarsi un po’ di più dei colleghi uomini per emergere (e premetto che non è da me pensare in termini di genere o di razza o di religione – il mio sogno è una società meritocratica e stop). Il Personal Branding è, quindi, un percorso irrinunciabile, a volte non lineare, sicuramente non semplice, attraverso il quale è possibile tracciare e presentare queste caratteristiche, mettendosi prima a fuoco per poi presentarsi efficacemente alla propria audience.

7) Cosa ha significato per te partecipare a She Factor?

Fare un’esperienza nuova, fare lo sforzo di capirmi più a fondo – sì, perché per curare il proprio Personal Branding è necessario avere padronanza delle proprie capacità e aver ben presenti i propri obiettivi. Imparare da tutte quelle donne che sono più brave di me e che “si comunicano” molto bene online: una di queste è la mia tandem Valeria Baudo (che ancora non ho capito perché non ha vinto al mio posto), ma poi ci sono anche Paola Bonomo, Alessandra Farabegoli, Francesca Parviero, Mafe De Baggis, ecc… Faticare, sudare sugli esercizi, ma, poi, che soddisfazione!

8) Hai scoperto qualcosa che prima non conoscevi o di cui non avevi percepito l’importanza? Descrivilo qui brevemente.

Ci sono vari aspetti sul Personal Branding e sulla presenza online che non conoscevo o in cui mi ero imbattuta inconsapevolmente: uno, per esempio, è il Google CV. Inoltre, ho incontrato, anche solo virtualmente alcune persone che in precedenza non seguivo abbastanza o non conoscevo, ma che hanno molto da insegnare.

9) Cosa ti senti di dire/suggerire a chi non ha partecipato?

Direi di mettersi in gioco: il confronto e il networking sono fondamentali per prendere coscienza di sé e di ciò che si sa fare. Inoltre, quello del Personal Branding è un percorso continuo: il mio consiglio è di ripercorrerlo periodicamente nel tempo in modo da far fronte ai cambiamenti fisiologici della nostra persona e professione.

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